Il PICAI si trasferisce alla Casa d'Italia

Un accordo storico per rafforzare la sinergia, alimentare, la solidarietà e rinvigorire lo spirito comunitario. È quello che hanno sottoscritto il PICAI, lo storico Ente gestore montrealese, che dal 1969 trasmette l’idioma di Dante agli ‘italo-discendenti’ (e non solo), e la Casa d’Italia (www.casaditalia.org), il celebre edificio in stile Art Deco inaugurato nel 1936, all’angolo Jean-Talon e Berri, il ‘focolaio’ del nostro spirito di appartenenza.
Un’intesa per fare squadra, per unire le forze e per guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.
A darne l’annuncio, il 4 giugno scorso, sono stati Piero Iannuzzi, presidente del Picai, ed il giudice Antonio Discepola, segretario del Comitato esecutivo della Casa d’Italia.
La stessa tempistica dell’annuncio non è stata casuale: le due ‘istituzioni’ della Comunità Italo-Montrealese hanno scelto giugno per la festa della Repubblica, ma soprattutto perché da 4 anni è il mese dedicato al Patrimonio Italiano in Canada. Un mese speciale interamente consacrato alla riscoperta di una cultura, quella italiana, che ha contribuito fortemente allo sviluppo di un Paese tra i più importanti del mondo.
La sede amministrativa del Picai, quindi, cambia sede: dal 6865 Avenue Christophe-Colomb trasloca al 505 Rue Jean Talon Est. Contratto di 10 anni. A partire dal prossimo 1º agosto. Per la gioia di tutti i protagonisti.
Per la Casa è un introito importante, anche perché, a causa della pandemia, negli ultimi mesi non ha potuto organizzare eventi (come il torneo di golf ed la gala), e quindi raccogliere fondi per saldare il restante mutuo (e quindi scongiurare il rischio sequestro e confisca) acceso qualche anno fa con un istituto finanziario, per completare i lavori di estensione. Lo scorso gennaio la somma raccolta era pari a 2.027.000 $. Siamo a due/terzi del percorso: manca l’ultimo sforzo, il restante 33%, per portare a termine la nobile missione.
Per il Picai, 1700 piedi quadrati in tutto: due classi nel seminterrato e la sede amministrativa al secondo piano.
“La campagna di raccolta fondi sta andando tutto sommato bene – ci ha detto il giudice Discepola – la Comunità sta rispondendo bene, c’è da fare ancora un ultimo sforzo. Tutte le donazioni – ha poi precisato – beneficiano di agevolazioni fiscali per la prossima dichiarazione dei redditi”.
Soddisfatto anche il presidente del PICAI, l’avv. Piero Iannuzzi: “Il Picai – ci ha detto – ha come missione quella di stare vicino alla Comunità italiana e per l’Ente è molto importante avere la sede ufficiale alla Casa d’Italia. Il Picai ha voluto riavvicinarsi alla Comunità e la Casa d’Italia ha voluto accogliere il Picai.
È una svolta nella storia del Picai, che cambia sede dopo 40 anni. In questo modo, inoltre, il Picai sostiene la causa della Casa, assicurandosi che la Casa possa continuare a splendere nella nostra Comunità. Il Centro adulti – ha poi annunciato – sarà adesso presso la Casa d’Italia. A questi corsi, si aggiungono 12 corsi, undici il sabato mattina e un dodicesimo pomeridiano per i bambini dai 4 ai 17 anni nelle zone di Montreal e Laval; corsi che riapriranno a settembre.